giovedì 14 giugno 2007

Attenzione al Registro Italiano in Internet

Roma - Arrivano di continuo in questi giorni nuove segnalazioni relative a lettere cartacee inviate dalla società tedesca DAD Deutscher Adressdienst GMBH ai detentori di dominio.it, relative ad un loro servizio denominato "Registro Italiano in Internet". Una lettera assai simile era già arrivata a molti in passato, come raccontato da Punto Informatico, ed era stata oggetto di un provvedimento da parte dell'AGCOM.

L'attuale lettera ha i seguenti punti che la caratterizzano:
1) È composta da due fogli in busta preaffrancata, mentre le volte precedenti si trattava solo di un foglio A4.

2) Resta il nome: "Registro Italiano in Internet", che si confonde facilmente con il "Registro del ccTLD it", ente ufficiale italiano di registrazione dei domini Internet.

3) Si parla di "attualizzare" i dati del 2007 per il proprio dominio Internet e si comprende che c'è da pagare un costo di "rinnovo" o di effettuare un semplice controllo dei dati che risultano nel loro registro (e che sulla lettera risultano evidentemente errati).

4) Si parla quindi di aggiornare (attualizzare) la registrazione annua del 2007, ma il Registro del ccTLD it non contatta mai direttamente i clienti per questi aggiornamenti, né necessita di verifiche sui dati.

5) Nella prima pagina, secondo trafiletto, è indicato che il servizio è gratuito, ma nella pagina successiva (la seconda), si cela un ordine soggetto a spese.

6) Nella seconda pagina si parla di "Vostra inserzione" e si perde il riferimento ad "attualizzazione".

7) Vi si chiede di verificare la correttezza delle informazioni a vostro riguardo che, come nelle lettere precedenti, sono evidentemente errate.

8) Il settore merceologico di appartenenza della vs. attività è sempre errato, quindi si è tentati di modificarlo e inviare il modulo, per notificare la correzione a questo Registro Italiano in Internet.

9) Inviando il modulo, si ordina semplicemente l'inserimento in un portale denominato "Registro Italiano in Internet" il cui costo è di euro 958 l'anno ed il contratto che si sta firmando vale per 3 anni.

10) La disdetta di tale servizio poi deve essere notificata almeno TRE mesi prima.

premesso tutto questo
Inviando via fax o posta il modulo ricevuto nella lettera di questo "Registro Italiano in Internet" si accetta di pagare Euro 958,00 ogni anno per 3 anni.
La disdetta è prevista almeno 3 mesi prima dalla scadenza.

Se avete dubbi sulla scadenza dei Vostri servizi Web e del Vostro dominio, prima di firmare, inviare una email al Vostro internet Provider (spesso si confonde questa tipologia di lettera con quella relativa alla scadenza e cancellazione del proprio dominio, inviando il fax senza leggere attentamente).

La sola fonte autorevole per la registrazione e gestione dei domini.IT in Italia è il "Registro del ccTLD 'it", www.nic.it che già in precedenza aveva avvertito i MAINTAINER, cioè le aziende provider accreditate presso di loro per la registrazione dei domini.it, ad avvertire e informare i propri clienti sul fenomeno delle lettere inviate dal "Registro italiano in internet per le imprese", del tutto estraneo al "Registro del ccTLD 'it".

Felice Balsamo
EUCHIA S.r.l.

Tratto da PI: Occhio al... Registro Italiano in Internet

mercoledì 13 giugno 2007

Teknosurf.it srl presenta SoloBlog.it

Milano - Teknosurf presenta SoloBlog, il blog-network di nanopublishing che appena nato contiene già al suo interno ben 11 blog verticali, ciascuno dedicati a ricoprire una precisa nicchia di mercato.
Quotidianamente aggiornati dal lavoro di 20 blogger, lo stile dei blog del network di SoloBlog è rapido, pungente, diretto e sincero e i blogger sono sempre pronti ad interagire con i suoi lettori, che possono commentare tutti i post dei blog.

I blog di cui si compone attualmente SoloBlog.it sono:
1) SoloMotori, il blog dedicato al mondo delle 4 ruote che presenta ogni giorno notizie, anticipazioni, scoop sul mondo dell'auto
2) SoloSpettacolo, il blog dedicato al mondo della TV, dello spettacolo e del gossip
3) SoloGames, che presenta agli appassionati di videogiochi trailer, screenshot e notizie sui giochi in prossima uscita
4) SoloCine, per i cinefili
5) SoloDownload, per chi non può vivere senza servizi gratuiti su Internet e programmi da scaricare
6) SoloTrend, il blog dedicato agli ultimi gadget tecnologici
7) SoloStyle, per saziare la sete di moda e fashion
8) SoloTravel, il blog che quotidianamente fa viaggiare i suoi lettori in mete più o meno lontane
9) SoloFinanza, per chi vuole risparmiare oppure investire i propri soldi senza farsi spennare
10) SoloTelco, per gli amanti della telefonia fissa e mobile
11) SoloPallone, il blog per chi ama il calcio più della mamma e degli spaghetti

Teknosurf.it Srl è una Internet Company indipendente nata nel 1997 sull'onda del successo ottenuto dal portale verticale Gratis.it, ben noto sia in Italia che all'estero, con oltre 100.000 utenti iscritti alle proprie newsletter multilinguistiche. Tra i siti del suo network attualmente annovera Uffa.it, Mchat.it e Notizie.net.

sabato 12 maggio 2007

Disabilitazione chiamate ai numeri speciali

Dopo anni di truffe, sono finalmente in vigore nuove regole che dovrebbero eliminare le bollette gonfiate dai numeri speciali come 899, 892, satellitari, ecc..

Le novità permettono agli utenti di difendersi, richiedendo la disattivazione gratuita permanente o selettiva di tutte le direttrici numeriche. Finora la disattivazione era possibile solo per alcune tipologie di numeri, per altre era ottenibile pagando un canone mensile.

I moduli seguenti sono utilizzabili per richiedere la disabilitazione gratuita delle numerazioni speciali (899 e simili). Nel primo viene richiesta la disabilitazione permanente (adatta a chi non usa mai tali numeri), nel secondo si richiede al gestore un Pin (codice numerico) e le istruzioni per poter disabilitare le numerazioni e come abilitarle temporaneamente quando occorre (utile a chi potrebbe aver necessità di comporre saltuariamente numeri speciali come i servizi di informazione o telefonare a satellitari o a prefissi internazionali.

ATTENZIONE: chi finora ha pagato un canone per la disabilitazione deve integrare i moduli con la richiesta di sospensione del servizio e del pagamento indicato come opzionale.

MODULO RICHIESTA DISABILITAZIONE PERMANENTE
adatto a chi non usa mai tali numeri


RACCOMANDATA AR

- Spett. ..... Telecom Italia/Wind/Tele2, Tim, Vodafone, ecc.: [il proprio gestore]
- Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Centro Direzionale, Isola B5 - Torre Francesco - 80143 Napoli
Fax 081/7507616 - Tel. 081/7507111

Oggetto: richiesta di disattivazione permanente delle numerazioni speciali (144, 166, 0878, 899, 892, 12.xx, ecc.), inclusi i numeri satellitari e i prefissi internazionali il cui prezzo e' superiore a quello applicato alla Zona 6, ai sensi del Decreto 2 marzo 2006, n. 145.
Utenza numero ___________________ intestata a ___________________


Spett. gestore,
Il/la sottoscritt_ _______________ richiede ufficialmente che le numerazioni in oggetto vengano disabilitate permanentemente dall'utenza _________________ a me intestata.
Tale operazione deve avvenire gratuitamente.

(opzionale)
Inoltre vi chiedo
di non addebitarmi più il canone che finora ho pagato per usufruire della disabilitazione (Dettagliare il costo e la tipologia del servizio solo se attivo).


Vi avverto che se non mi darete conferma di quanto richiesto nella prossima fattura o mi venissero addebitate telefonate riferibili a tali numerazioni, adirò le vie legali dopo aver pagato l'importo della fattura decurtato dal traffico da me non riconosciuto.

Cordiali saluti

Data e firma



MODULO ACCESSO SELETTIVO DI CHIAMATA


RACCOMANDATA AR

- Spett. ..... Telecom Italia/Wind/Tele2, Tim, Vodafone, ecc.: [il proprio gestore]
- Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Centro Direzionale, Isola B5 - Torre Francesco - 80143 Napoli
Fax 081/7507616 - Tel. 081/7507111

Oggetto: richiesta di Pin per l'accesso selettivo di chiamata verso numerazioni speciali (144, 166, 0878, 899, 892, 12.xx, ecc.), inclusi i numeri satellitari e i prefissi internazionali il cui prezzo e' superiore a quello applicato alla Zona 6, ai sensi del Decreto 2 marzo 2006, n. 145
Utenza numero ______________ intestata a ____________________


Spett. gestore,
Il/la sottoscritt_ _________________ richiede ufficialmente che le venga inviato il Pin, corredato di chiare istruzioni d'uso per poter disabilitare le numerazioni in oggetto dall'utenza _____________ a me intestata.
Tale operazione deve avvenire gratuitamente.

(opzionale)
Inoltre vi chiedo
di non addebitarmi più il canone che finora ho pagato per usufruire della disabilitazione (Dettagliare il costo e la tipologia del servizio solo se attivo).


Se non procedere nel senso indicato o se, per disguidi non causati da me, venissero addebitate telefonate riferibili a tali numerazioni, adirò le vie legali dopo aver pagato l'importo della fattura decurtato dal traffico da me non riconosciuto.

Cordiali saluti

Data e firma

lunedì 30 aprile 2007

Nasce www.notizie.net

E' nato Notizie.net, il nuovo sito di casa Teknosurf che permette di mantenersi sempre aggiornati su quello che accade nel mondo.

Tutti i giorni infatti, minuto per minuto, vengono raccolte automaticamente dalle migliori fonti informative della rete le notizie di cronaca, sport, esteri, politica, economia ed altri temi; queste notizie vengono quindi presentate in questo nostro nuovo sito web dove i visitatori possono lasciare anche i loro commenti ed aprire dibattiti sulle notizie che leggono.

Notizie.net: un modo facile per rimanere aggiornati sul mondo

martedì 10 aprile 2007

Auguri uffa.it!

Ebbene sì, a distanza di appena un mesetto da quello di gratis.it eccoci a festeggiare un altro compleanno in casa Teknosurf: quello di uffa.it, il sito di umorismo di casa nostra.
Infatti ieri Uffa.it ha compiuto 7 anni, un bel traguardo che merita di essere ricordato: era il 9 aprile del 2000 quando andò online, e quella notte partì la prima newsletter (se facciamo i conti adesso siamo ad oltre 2000!)

Uffa da 7 anni invia infatti ai suoi iscritti ogni notte una mail che contiene battute, barzellette e spunti umoristici.

Auguri, uffa.it!

lunedì 2 aprile 2007

Soggiorni poco comodi

Potreste ricevere una mail che vi informa di aver vinto "14 pernottamenti in 1000 alberghi in 14 paesi europei". Attenzione al trucco.

Dopo anni di assenza sta girando nuovamente una mail nella quale si ricevono le congratulazioni per aver "vinto un assegno in bianco per 14 pernottamenti in 1000 alberghi in 14 paesi europei". L'unica condizione è "parlare a 5 amici di questa esperienza".

Messa in questi termini pare una brillante operazione pubblicitaria; in realtà si tratta di pubblicità scorretta, in quanto le condizioni, almeno in prima battuta, sono decisamente occulte.

Questione di fasi
Il link proposto nella mail redireziona al sito http://eurorest.org; nella homepage vengono spiegate le quattro fasi per godere di questa proposta da favola.

Prima fase: "conquista i pernottamenti gratuiti. Adesso puoi conquistare un assegno alberghiero per 14 pernottamenti gratuiti per due persone in 1000 alberghi in 14 paesi d'Europa. Basta che entro i prossimi 7 minuti compili il modulo"

Seconda fase: "Indica subito il tuo indirizzo e fra qualche giorno riceverai l'assegno alberghiero a mezzo posta. Inoltre puoi contare su attraenti [sic!] vantaggi".

Spiega anche perché è importante far presto: "Ci sono sempre meno assegni! Se non indicherai subito l'indirizzo della consegna, noi non potremo garantirti che in futuro sarà ancora accessibile la nostra serie limitata di assegni alberghieri".

Va detto che il contatore, che il 26/3 segnava 7500 assegni disponibili, al 2/4 ne segna 2500, dando l'effettiva impressione di un numero limitato di "assegni alberghieri" a disposizione.

La terza fase offre la possibilità di scegliere "l'albergo e il periodo in cui usufruire del tuo assegno. Da scegliere ci sono 1000 alberghi in 14 paesi". La cartina proposta mostra come paesi coinvolti quasi tutti i paesi occidentali, esclusi Gran Bretagna, Benelux, Svizzera, Grecia; ci sono anche Slovenia e Croazia, Romania e Bulgaria, Repubblica ceca e Slovacchia, Ungheria, Polonia.

Chi passa direttamente alla quarta fase trova confermata l'unica contropartita richiesta per godere dell'offerta: "opo il ritorno dillo agli amici". "Prometti che dopo il ritorno dalle vacanze racconterai a 5 amici dei vantaggi dell'albergo. Puoi prendere questo impegno scegliendo la relativa opzione sul modulo d'ordine. Perché? Raccomandando agli amici uno dei nostri alberghi, diventi una pubblicità vivente ed affidabile. Gli alberghi ti offrono i pernottamenti gratuiti perché tu li raccomandi".

Dov'è il trucco?
Se un trucco c'è, come detto, è nella pubblicità ingannevole. Perché l'offerta non è gratuita, e non basta parlarne a cinque amici per garantirsela: il famoso "assegno alberghiero" viene inviato al prezzo di 47,29 euro, che "solo per oggi" viene ridotto a 29,90 euro.

Non è un'offerta gratuita, ma non è nemmeno conveniente: se si ha la pazienza di verificare al punto 3 gli alberghi coinvolti, si nota nella presentazione di ogni albergo la dizione: "Pernottamenti gratuiti. La retribuzione obbligatoria per il vitto giornaliero...", oppure "Sconto sul soggiorno. Soggiorno già scontato con vitto giornaliero...".

Quindi non si paga l'alloggio, ma si paga il vitto, peraltro nemmeno pochissimo: per dare un'idea negli alberghi italiani si va dai 26 ai 68 euro. Cui ovviamente si aggiungono i 30 euro dell'assegno, che - per 14 pernottamenti - fanno più di due euro a notte.

Conclusione: se, fatti due conti, ritenete che le proposte siano convenienti, aderite alla proposta di Eurest. Non aspettatevi, però, offerte "da sogno": quelle restano nei sogni.

giovedì 22 marzo 2007

Servizi, la risposta Vodafone

È comparso, nella tarda giornata di ieri, un comunicato stampa di Vodafone nella homepage del sito www.vodafone.it. Non aspettatevi, però, delle scuse: se la miglior difesa è l'attacco, Vodafone ha imparato decisamente bene.


Il titolo del baldante comunicato è: "Vodafone fa chiarezza sull'SMS vocale - Critiche strumentali, ecco tutte le informazioni". Manca la precisazione "fuori tempo massimo", ma in mancanza della trasparenza è meglio un vetro appannato che un vetro oscurato.


Superando il fastidio per l'indisponente tenore del titolo, leggiamo una lenzuolata con tutti i dettagli sul servizio, che peraltro erano già presenti sul sito. Forse l'azienda non ha capito che gli utenti conoscevano le caratteristiche, e proprio per questo hanno deciso di disattivarlo. Ciò che Vodafone ovviamente non spiega è come mai, a fronte di una dichiarazione rilasciata nel 2006 del Garante per le telecomunicazioni, abbia attivato un servizio a pagamento senza avvisare il cliente con il consueto sms.


C'è un altro aspetto da considerare: scrive Vodafone che «il chiamante ascolterà il messaggio gratuito di avviso: "SMS Vocale Vodafone, messaggio gratuito. La persona chiamata non e' al momento disponibile. Per inviare un SMS vocale parli dopo il segnale acustico e poi riagganci. Info e costi al numero gratuito 42055"». Peccato che, in molti casi, questo non sia avvenuto, e l'ignaro chiamante si è trovato a registrare inconsapevolmente un messaggio, oppure - scrive una blogger - si è visto scalare i soldi senza registrare alcunché. Sapendo che un nuovo servizio non sempre funziona perfettamente, in passato Vodafone aveva attivato altre opzioni a titolo sperimentale - e gratuito -, per poi farle diventare a pagamento una volta entrate a regime. Dubitiamo, peraltro, che l'azienda avrà la gentilezza di rimborsare chi è incorso in questi disservizi: abbiamo comunque inoltrato apposita richiesta all'ufficio stampa di Vodafone, in caso vi aggiorneremo volentieri.


Il comunicato Vodafone si conclude con un vittimismo paradossale: «Mentre continua la campagna disinformativa sul servizio, Vodafone Italia gia' dalla giornata di ieri ha sospeso temporamente il servizio al fine di dissipare ogni dubbio e contestare ogni critica infondata». A completare il quadro complottista mancava solo il riferimento a qualche oscura lobby. E comunque, come direbbe Cornacchione, povera Vodafone: ha dovuto sospendere un servizio non annunciato, non richiesto, che non funziona come dovrebbe per dissipare il dubbio di aver attivato un servizio non annunciato, non richiesto, che non funziona come dovrebbe. Povera Vodafone, quante critiche infondate.


La conclusione del comunicato è da manuale di giornalismo: «Vodafone Italia ringrazia tutti i clienti che hanno voluto comunicare le loro valutazioni su Sms vocale e, come sempre, resta a disposizione dei propri clienti attraverso i tradizionali strumenti di comunicazione». Più verosimilmente: "dalle migliaia di critiche inferocite al 190 e dalle migliaia di clienti che ieri hanno assaltato il sito www.190.it cercando invano di disattivare il servizio, abbiamo capito il vostro parere. Se volete contattarci ancora, siamo sempre reperibili nel dedalo del 190: sempre che prima, naturalmente, ascoltiate gli spot e azzecchiate l'opzione "operatore" seguendo la voce guida".

(pj - 22/3/2007)

mercoledì 21 marzo 2007

Vodafone, quei servizi non richiesti

La compagnia telefonica ha attivato a tutti gli utenti senza avviso due nuove opzioni. A pagamento, naturalmente.


Si chiamano "ricezione sms vocale" e "notifica ricezione sms vocale", e sono i due nuovi servizi di Vodafone, attivati lo scorso 6 marzo a tutti gli utenti della compagnia telefonica. Siete clienti Vodafone ma non li avete mai sentiti nominare? Niente di strano: sono l'ennesima puntata dei classici dis-servizi che le compagnie telefoniche inventano per recuperare qualche milione di spiccioli. In termini tecnici rasenta la frode, ma se chiamate il servizio clienti e avete la fortuna (sempre più rara) di raggiungere un operatore, vi diranno che si tratta invece di una "offerta innovativa". Questione di punti di vista


I NUOVI SERVIZI

Andiamo con ordine. I due servizi sono stati attivati a tutti gli utenti Vodafone lo scorso 6 marzo: sarà malizioso, ma non ci riesce di evitare un collegamento con la decisione del Garante, che dal 4 marzo aveva eliminato d'autorità i costi di ricarica e quindi tolto un introito alle compagnie telefoniche.

Il servizio, stando al sito di Vodafone, consiste nella possibilità di inviare un messaggio vocale a un numero Vodafone, qualora lo troviate spento. Quale sia la differenza rispetto alla più nota segreteria telefonica non è dato a sapersi, né è chiaro perché dovrebbe volerlo chi non ha attivato la segreteria telefonica (o meglio, l'ha disattivata, perché anche quel servizio nasce "attivo", e talvolta qualche scherzo della rete lo riattiva senza che l'utente lo sappia). Il servizio costa 30 centesimi; ufficialmente viene proposto quando il cellulare chiamato risulta spento, ma non è per niente così: la registrazione parte, e se il chiamante non lo sa, peggio per lui. Il secondo servizio, la notifica di ricezione, è invece una conferma che la persona ha ascoltato il messaggio spedito.


PERCHÉ È UN ABUSO

Il doppio servizio, quindi, è stato attivato automaticamente a tutti i numeri Vodafone (per la precisione quelli che non hanno la segreteria telefonica attiva, e sono la quasi totalità), evidentemente considerato come una conquista della modernità di cui nessuno può fare a meno. Si obietterà che anche altri servizi, in passato, sono stati attivati per default, uno tra tutti il servizio "Recall". Vero. Ma erano servizi gratuiti, e quando si trattava di servizi a pagamento erano accompagnati da un sms di avviso, che spiegava anche come rinunciare alla promozione. In questo caso, niente: servizio attivato alla chetichella, nessuna comunicazione agli utenti.


NON SOLO SOLDI

La questione non è trasparente sul piano del rapporto tra la compagnia e il cliente, ma lascia dubbi anche sul piano legale: l'attivazione senza avviso va contro la decisione del Garante per la protezione dei dati personali, secondo la quale risulta vietato intestare schede telefoniche prepagate a clienti ignari o attivare senza precisa richiesta segreterie o altri servizi (www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1242342). Si obietterà che la decisione in questione vale per le proposte effettuate dai call center, ma questa non è un'attenuante, e anzi il mancato avviso in qualsivoglia forma potrebbe essere considerato come un'aggravante.

C'è un altro aspetto legale che non va sottovalutato. La segreteria telefonica è stata riconosciuta in varie sentenze come uno strumento che, se attivo, obbliga il suo possessore: un messaggio lasciato in segreteria vale come un messaggio giunto a destinazione, anche se non è stato ascoltato. Ritrovarsi attiva una segreteria telefonica (con altro nome, ma il servizio è lo stesso) non voluta può provocare quindi anche strascichi sul piano giudiziario, in occasione di cause dove si debba dimostrare in forma liberatoria di non aver ricevuto una comunicazione.


IL SERVIZIO CLIENTI

Chiamando il 190 l'operatore resta sul vago: verifica, spiega che il costo non è stato accreditato per errore ma a fronte del servizio "sms vocale", conferma che sì, si tratta di "un servizio", divaga poi su questioni tecniche, ma - di fronte alla reazione amareggiata, nel migliore dei casi, dell'utente turlupinato - si guarda bene dal segnalare che è il servizio è disattivabile semplicemente chiedendolo a lui. E meno male che la "proposta di soluzioni integrative" ai clienti da parte degli operatori è un punto di forza di cui Vodafone si pregia.


COME DISATTIVARE

Come fare, allora, per disattivare i due servizi? La via più semplice, se così si può dire, è chiamare il 190, superare il labirinto delle scelte automatiche e trovare un operatore, cui chiedere di disattivare i due prodigi della tecnica. Altrimenti, se registrati, si può provvedere direttamente dal sito www.190.it, che però in queste ore risulta comprensibilmente intasato.

Attenzione, però, perché la genialità della Vodafone sta proprio qui: disattivando il servizio si esclude che gli altri paghino chiamandoci, ma non si evita di pagare qualora si chiami un numero che ha ancora il servizio attivo. È quindi importante non solo disattivare il proprio servizio, ma anche informare gli altri chiedendo di fare altrettanto.

Certo, tutto sarebbe più semplice se venisse rispettata la sentenza secondo la quale le compagnie telefoniche non possono attivare servizi non richiesti; e sarebbe una mossa seria, quasi da paese civile, se il Garante deputato imponesse d'autorità a Vodafone di disattivare i servizi e rimborsare i soldi incamerati indebitamente. Ma in questo non ci sentiamo di essere ottimisti, e consigliamo di provvedere, e per quanto possibile vigilare, da sé.

(pj - 21/3/2007)

mercoledì 14 marzo 2007

10 anni di Gratis.it

Il 13 marzo 2007 una nostra gentile collaboratrice ci ha scritto:

Grazie W. per l'ottima idea che hai avuto 10 anni fa, creando Gratis.it! Ha avuto tanto successo, e a me ha dato un lavoro che mi piace molto!

Sembra incredibile ma sono passati esattamente 10 anni da quando quell'idea un po' strampalata è diventata un sito, un network, una società di capitali e soprattutto una community di affezionatissimi utenti.

Sembra incredibile che 10 milioni di utenti abbiano cliccato almeno una volta la nostra homepage, che abbiamo testato e recensito oltre 5.000 siti web o servizi!

E' proprio così, lo dice anche l'archivio del web web.archive.org che ha (abbastanza) regolarmente fotografato la nostra storia, facendo delle "istantanee" delle nostre pagine.

Guardando i tantissimi "caduti" dopo lo scoppio della bolla finanziaria della new-economy nel 2001 e i pochissimi grandi successi anche economici del web italiano, possiamo dire di aver fatto varie scelte coraggiose e in controtendenza col mercato, ma di essere ancora qui, più vivi che mai, con un sacco di nuovi progetti appena partiti o che stanno per nascere.
Coraggiosi, perchè alla faccia di chi si è arricchito sfruttando i dialer rubascatti, la pornografia a go-go, contenuti osceni o piratati, ecc. noi abbiamo sempre contrapposto la nostra scelta di vita: niente porcherie, niente furti (ancorché legalizzati), niente prese in giro (servizi a pagamento nascosti sotto la voce del "gratis") salvo sviste o errori, prontamente corretti con le vostre indispensabili segnalazioni.

Ovviamente non siamo diventati milionari, ne siamo entrati in borsa (a spillare altro denaro ai risparmiatori) e siamo rimasti dei player del mercato un po' modesti. Ma per noi, tutti noi che lavoriamo o gestiamo Teknosurf.it (la società proprietaria di Gratis.it) l'etica è una scelta di vita basilare: i nostri siti devono essere visibili a tutti, bambini compresi, e i nostri utenti devono sapere cosa ci differenzia dagli altri. Niente compromessi.

Insomma, grazie a tutti voi che ci avete seguito, ringraziato, incoraggiato e criticato da un solo giorno o da 10 anni. Anzi, già che ci siete lasciate qui nel blog il vostro messaggio così ci ricorderemo dei vostri pensieri nell'anno 2007.