giovedì 22 marzo 2007

Servizi, la risposta Vodafone

È comparso, nella tarda giornata di ieri, un comunicato stampa di Vodafone nella homepage del sito www.vodafone.it. Non aspettatevi, però, delle scuse: se la miglior difesa è l'attacco, Vodafone ha imparato decisamente bene.


Il titolo del baldante comunicato è: "Vodafone fa chiarezza sull'SMS vocale - Critiche strumentali, ecco tutte le informazioni". Manca la precisazione "fuori tempo massimo", ma in mancanza della trasparenza è meglio un vetro appannato che un vetro oscurato.


Superando il fastidio per l'indisponente tenore del titolo, leggiamo una lenzuolata con tutti i dettagli sul servizio, che peraltro erano già presenti sul sito. Forse l'azienda non ha capito che gli utenti conoscevano le caratteristiche, e proprio per questo hanno deciso di disattivarlo. Ciò che Vodafone ovviamente non spiega è come mai, a fronte di una dichiarazione rilasciata nel 2006 del Garante per le telecomunicazioni, abbia attivato un servizio a pagamento senza avvisare il cliente con il consueto sms.


C'è un altro aspetto da considerare: scrive Vodafone che «il chiamante ascolterà il messaggio gratuito di avviso: "SMS Vocale Vodafone, messaggio gratuito. La persona chiamata non e' al momento disponibile. Per inviare un SMS vocale parli dopo il segnale acustico e poi riagganci. Info e costi al numero gratuito 42055"». Peccato che, in molti casi, questo non sia avvenuto, e l'ignaro chiamante si è trovato a registrare inconsapevolmente un messaggio, oppure - scrive una blogger - si è visto scalare i soldi senza registrare alcunché. Sapendo che un nuovo servizio non sempre funziona perfettamente, in passato Vodafone aveva attivato altre opzioni a titolo sperimentale - e gratuito -, per poi farle diventare a pagamento una volta entrate a regime. Dubitiamo, peraltro, che l'azienda avrà la gentilezza di rimborsare chi è incorso in questi disservizi: abbiamo comunque inoltrato apposita richiesta all'ufficio stampa di Vodafone, in caso vi aggiorneremo volentieri.


Il comunicato Vodafone si conclude con un vittimismo paradossale: «Mentre continua la campagna disinformativa sul servizio, Vodafone Italia gia' dalla giornata di ieri ha sospeso temporamente il servizio al fine di dissipare ogni dubbio e contestare ogni critica infondata». A completare il quadro complottista mancava solo il riferimento a qualche oscura lobby. E comunque, come direbbe Cornacchione, povera Vodafone: ha dovuto sospendere un servizio non annunciato, non richiesto, che non funziona come dovrebbe per dissipare il dubbio di aver attivato un servizio non annunciato, non richiesto, che non funziona come dovrebbe. Povera Vodafone, quante critiche infondate.


La conclusione del comunicato è da manuale di giornalismo: «Vodafone Italia ringrazia tutti i clienti che hanno voluto comunicare le loro valutazioni su Sms vocale e, come sempre, resta a disposizione dei propri clienti attraverso i tradizionali strumenti di comunicazione». Più verosimilmente: "dalle migliaia di critiche inferocite al 190 e dalle migliaia di clienti che ieri hanno assaltato il sito www.190.it cercando invano di disattivare il servizio, abbiamo capito il vostro parere. Se volete contattarci ancora, siamo sempre reperibili nel dedalo del 190: sempre che prima, naturalmente, ascoltiate gli spot e azzecchiate l'opzione "operatore" seguendo la voce guida".

(pj - 22/3/2007)

mercoledì 21 marzo 2007

Vodafone, quei servizi non richiesti

La compagnia telefonica ha attivato a tutti gli utenti senza avviso due nuove opzioni. A pagamento, naturalmente.


Si chiamano "ricezione sms vocale" e "notifica ricezione sms vocale", e sono i due nuovi servizi di Vodafone, attivati lo scorso 6 marzo a tutti gli utenti della compagnia telefonica. Siete clienti Vodafone ma non li avete mai sentiti nominare? Niente di strano: sono l'ennesima puntata dei classici dis-servizi che le compagnie telefoniche inventano per recuperare qualche milione di spiccioli. In termini tecnici rasenta la frode, ma se chiamate il servizio clienti e avete la fortuna (sempre più rara) di raggiungere un operatore, vi diranno che si tratta invece di una "offerta innovativa". Questione di punti di vista


I NUOVI SERVIZI

Andiamo con ordine. I due servizi sono stati attivati a tutti gli utenti Vodafone lo scorso 6 marzo: sarà malizioso, ma non ci riesce di evitare un collegamento con la decisione del Garante, che dal 4 marzo aveva eliminato d'autorità i costi di ricarica e quindi tolto un introito alle compagnie telefoniche.

Il servizio, stando al sito di Vodafone, consiste nella possibilità di inviare un messaggio vocale a un numero Vodafone, qualora lo troviate spento. Quale sia la differenza rispetto alla più nota segreteria telefonica non è dato a sapersi, né è chiaro perché dovrebbe volerlo chi non ha attivato la segreteria telefonica (o meglio, l'ha disattivata, perché anche quel servizio nasce "attivo", e talvolta qualche scherzo della rete lo riattiva senza che l'utente lo sappia). Il servizio costa 30 centesimi; ufficialmente viene proposto quando il cellulare chiamato risulta spento, ma non è per niente così: la registrazione parte, e se il chiamante non lo sa, peggio per lui. Il secondo servizio, la notifica di ricezione, è invece una conferma che la persona ha ascoltato il messaggio spedito.


PERCHÉ È UN ABUSO

Il doppio servizio, quindi, è stato attivato automaticamente a tutti i numeri Vodafone (per la precisione quelli che non hanno la segreteria telefonica attiva, e sono la quasi totalità), evidentemente considerato come una conquista della modernità di cui nessuno può fare a meno. Si obietterà che anche altri servizi, in passato, sono stati attivati per default, uno tra tutti il servizio "Recall". Vero. Ma erano servizi gratuiti, e quando si trattava di servizi a pagamento erano accompagnati da un sms di avviso, che spiegava anche come rinunciare alla promozione. In questo caso, niente: servizio attivato alla chetichella, nessuna comunicazione agli utenti.


NON SOLO SOLDI

La questione non è trasparente sul piano del rapporto tra la compagnia e il cliente, ma lascia dubbi anche sul piano legale: l'attivazione senza avviso va contro la decisione del Garante per la protezione dei dati personali, secondo la quale risulta vietato intestare schede telefoniche prepagate a clienti ignari o attivare senza precisa richiesta segreterie o altri servizi (www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1242342). Si obietterà che la decisione in questione vale per le proposte effettuate dai call center, ma questa non è un'attenuante, e anzi il mancato avviso in qualsivoglia forma potrebbe essere considerato come un'aggravante.

C'è un altro aspetto legale che non va sottovalutato. La segreteria telefonica è stata riconosciuta in varie sentenze come uno strumento che, se attivo, obbliga il suo possessore: un messaggio lasciato in segreteria vale come un messaggio giunto a destinazione, anche se non è stato ascoltato. Ritrovarsi attiva una segreteria telefonica (con altro nome, ma il servizio è lo stesso) non voluta può provocare quindi anche strascichi sul piano giudiziario, in occasione di cause dove si debba dimostrare in forma liberatoria di non aver ricevuto una comunicazione.


IL SERVIZIO CLIENTI

Chiamando il 190 l'operatore resta sul vago: verifica, spiega che il costo non è stato accreditato per errore ma a fronte del servizio "sms vocale", conferma che sì, si tratta di "un servizio", divaga poi su questioni tecniche, ma - di fronte alla reazione amareggiata, nel migliore dei casi, dell'utente turlupinato - si guarda bene dal segnalare che è il servizio è disattivabile semplicemente chiedendolo a lui. E meno male che la "proposta di soluzioni integrative" ai clienti da parte degli operatori è un punto di forza di cui Vodafone si pregia.


COME DISATTIVARE

Come fare, allora, per disattivare i due servizi? La via più semplice, se così si può dire, è chiamare il 190, superare il labirinto delle scelte automatiche e trovare un operatore, cui chiedere di disattivare i due prodigi della tecnica. Altrimenti, se registrati, si può provvedere direttamente dal sito www.190.it, che però in queste ore risulta comprensibilmente intasato.

Attenzione, però, perché la genialità della Vodafone sta proprio qui: disattivando il servizio si esclude che gli altri paghino chiamandoci, ma non si evita di pagare qualora si chiami un numero che ha ancora il servizio attivo. È quindi importante non solo disattivare il proprio servizio, ma anche informare gli altri chiedendo di fare altrettanto.

Certo, tutto sarebbe più semplice se venisse rispettata la sentenza secondo la quale le compagnie telefoniche non possono attivare servizi non richiesti; e sarebbe una mossa seria, quasi da paese civile, se il Garante deputato imponesse d'autorità a Vodafone di disattivare i servizi e rimborsare i soldi incamerati indebitamente. Ma in questo non ci sentiamo di essere ottimisti, e consigliamo di provvedere, e per quanto possibile vigilare, da sé.

(pj - 21/3/2007)

mercoledì 14 marzo 2007

10 anni di Gratis.it

Il 13 marzo 2007 una nostra gentile collaboratrice ci ha scritto:

Grazie W. per l'ottima idea che hai avuto 10 anni fa, creando Gratis.it! Ha avuto tanto successo, e a me ha dato un lavoro che mi piace molto!

Sembra incredibile ma sono passati esattamente 10 anni da quando quell'idea un po' strampalata è diventata un sito, un network, una società di capitali e soprattutto una community di affezionatissimi utenti.

Sembra incredibile che 10 milioni di utenti abbiano cliccato almeno una volta la nostra homepage, che abbiamo testato e recensito oltre 5.000 siti web o servizi!

E' proprio così, lo dice anche l'archivio del web web.archive.org che ha (abbastanza) regolarmente fotografato la nostra storia, facendo delle "istantanee" delle nostre pagine.

Guardando i tantissimi "caduti" dopo lo scoppio della bolla finanziaria della new-economy nel 2001 e i pochissimi grandi successi anche economici del web italiano, possiamo dire di aver fatto varie scelte coraggiose e in controtendenza col mercato, ma di essere ancora qui, più vivi che mai, con un sacco di nuovi progetti appena partiti o che stanno per nascere.
Coraggiosi, perchè alla faccia di chi si è arricchito sfruttando i dialer rubascatti, la pornografia a go-go, contenuti osceni o piratati, ecc. noi abbiamo sempre contrapposto la nostra scelta di vita: niente porcherie, niente furti (ancorché legalizzati), niente prese in giro (servizi a pagamento nascosti sotto la voce del "gratis") salvo sviste o errori, prontamente corretti con le vostre indispensabili segnalazioni.

Ovviamente non siamo diventati milionari, ne siamo entrati in borsa (a spillare altro denaro ai risparmiatori) e siamo rimasti dei player del mercato un po' modesti. Ma per noi, tutti noi che lavoriamo o gestiamo Teknosurf.it (la società proprietaria di Gratis.it) l'etica è una scelta di vita basilare: i nostri siti devono essere visibili a tutti, bambini compresi, e i nostri utenti devono sapere cosa ci differenzia dagli altri. Niente compromessi.

Insomma, grazie a tutti voi che ci avete seguito, ringraziato, incoraggiato e criticato da un solo giorno o da 10 anni. Anzi, già che ci siete lasciate qui nel blog il vostro messaggio così ci ricorderemo dei vostri pensieri nell'anno 2007.